Ducati comunica 2.0 con una App nuova di zecca, mentre su Twitter impazzano Hayden e Briggs.

Come sapete la missione della nostra Girl Geek, Marinella, al paddock di Valentino Rossi, durante il Gran Premio di San Marino è quella di scovare e scambiare due chiacchiere con i (ma soprattutto LE) geek del Team Ducati.

Chi dice che “donne e motori” siano gioie e dolori? Di certo non per la nostra Marinella… che, scesa in pista, ha deciso che doveva parlare con chi si occupa di tecnologia e infrastrutture in Ducati, partendo dal settore comunicazione.

E … “donne (geek) e motori” si è rivelato essere un binomio vincente, tanto che Marinella è riuscita a scovare Sandro Lauricelli, l’IT Manager di Ducati Corse. Bel colpo, Marinella. Sentiamo cosa ci ha raccontato.

Dalla Sala Stampa del Gran Premio, la nostra inviata, Marinella Scarico.

Grazie a Chris Jonnum dell’ufficio stampa Ducati, sono riuscita a incontrare Sandro nell’hospitality Ducati e gli ho strappato questa intervista esclusiva, solo per le Girl Geek di Milano.

Partiamo dall’inizio e spieghiamo intanto chi è Sandro Lauricelli.

“Nelle vesti di IT Manager di Ducati Corse, il mio compito è quello di supervisionare e verificare che tutto quello che è IT e coinvolge  Ducati Corse, anche se  è sviluppato dalla divisione specifica, sia rigorosamente all’altezza degli standard della holding. Lavorare con la holding è davvero molto bello. La cosa che più mi piace è la collaborazione. Il nostro compito è proprio quello di lavorare, come un team, occupandoci del  web, della comunicazione, delle applicazioni Ducati Corse, con un occhio attento a tutto ciò che riguarda le infrastrutture tecnologiche, rispetto alle quali stiamo oggi investendo molto. Con alcuni partner, poi, lavoriamo anche sulla comunicazione “social”, con un occhio di riguardo a Facebook, per esempio. In più, oltre al nostro sito, www.ducati.com (la cui divisione è gestita da Patrizia Cianetti), l’ultimo dei nostri investimenti è stato concentrato sullo sviluppo di un’Applicazione che vuol essere una porta importante per aprire un dialogo con tutti i nostri fans”.

E allora raccontaci: come nasce questa App?

“E’ nata dal bisogno di avere la nostra presenza anche in questo nuovo segmento di comunicazione. Ducati non può permettersi di essere fuori dal mondo delle Applicazioni e addirittura, forse siamo quasi in ritardo. Abbiamo quindi coinvolto la Direzione per scegliere i giusti investimenti, e siamo stati supportati con entusiasmo. Abbiamo una divisione dedicata escludivamente a questo. Sono professionisti in gamba che riescono ad afferrare al volo le proposte e insieme ai partner svilupparle. Certo, siamo all’inizio, ma abbiamo qualche idea carina con cui vorremmo cimentarci. Per esempio, vorremmo fare in modo che attraverso la App i fans possano scegliere il modello della moto che preferiscono, sentire il rumore del motore… insomma giocare con noi. L’obiettivo è quello di offrire a chi viene in contatto con noi e con il nostro mondo, strumenti e informazioni dedicate al “vero Ducatista”. Non solo. L’Applicazione non è solo una fonte di informazioni, ma permette a chi ne fruisce di dare informazioni a sua volta, registrando tempi e percorsi realizzati con la propria moto, per esempio, in modo tale che tra Ducatisti ci si scambino informazioni sulle strade da seguire, i luoghi da scoprire…”.

Il tifoso medio del MotoGP penso sia pronto a usare una App e seguire Ducati via mobile. Quale riscontro avete avuto dai fans?

“Credo che molti fans abbiano gridato “Finalmente!”. Chi possiede un iPhone oggi difficilmente va sul sito a seguire l’evento. In genere preferisce seguire l’Applicazione con le informazioni e i video a disposizione. Il nostro obiettivo è far vivere Ducati attraverso lo smartphone. Abbiamo quindi scelto di integrare tutti i social network nella App: Twitter e Facebook, innanzi tutto, in modo che qualunque informazione sia condivisa in tempo reale. Allo stesso modo, vogliamo che ci sia condivisione di queste informazioni con il sito web”.

Chi ha realizzato l’Applicazione (al momento disponibile per iPhone)?

“E’ stata sviluppata a 4 mani: internamente abbiamo persone che seguono l’aspetto grafico, ma poi ci siamo avvalsi di partner che si sono occupati della sviluppo”.

Oltre alla compatibilità con iPhone, pensavate di rendere fruibile la App anche per altri sistemi?

“A me personalmentre -continua Lauricelli- per ora non è arrivata la richiesta. Forse perché adesso siamo concentrati su altre cose. Di solito l’esigenza nasce su Apple e poi si vede”.

I piloti la usano? Gliela avete fatta installare?

“I piloti hanno lo smartphone, ma non abbiamo chiesto loro se la usano :-). Nicky (Hayden, ndr) è un grande nello seguire i social. E’ bello vederlo a fine gara: viene sul camion e apre Twitter e scrive gli aggiornamenti, comunicando con i fan”.

Interviene  Chris Jonnum: “anche  il meccanico di Vale, Alex Briggs, è molto seguito ed è molto attivo su Twitter. E’ stato uno dei primi a utilizzarlo e adesso è davvero forte”.

Beh, che dire, quindi?… occorre impostare un paio di Follow su Twitter: @NickyHayden69  e  @Alex__Briggs.

Stay tuned.

Si ringraziano Sandro e Chris per la disponibilità.

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4 Responses to “Ducati comunica 2.0 con una App nuova di zecca, mentre su Twitter impazzano Hayden e Briggs.”

  1. Daniela Pavan Says:
    September 4th, 2011 at 13:20

    Complimenti per l’intervista! Mi è piaciuta molto e devo confessare che io sono stata una di quelli che hanno detto ‘Finalmente!’ quando ho trovato l’App per il mio iPod Touch. Certo ora ci vorrebbe anche l’applicazione per Android… :P

  2. Morena Says:
    September 4th, 2011 at 21:11

    @ Daniela Pavan: Daniela… se ci saranno aggiornamenti a riguardo, ti faremo sapere :-)

  3. Ilaria Says:
    September 4th, 2011 at 22:18

    Intervista davvero approfondita..Marinella sei stata bravissima! e poi la chicca con i due account twitter da seguire… ;) 10 e lode!

  4. Metti una Girl Geek al paddock …. | Girl, Geek, Green Says:
    September 26th, 2011 at 23:01

    [...] Ducati comunica 2.0 con una App nuova di zecca, mentre su Twitter impazzano Hayden e Briggs. [...]

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