Leap Motion e Google Glass: le nostre impressioni
Posted by Monica Secondino | Filed under News
Abbiamo partecipato ad un evento, organizzato da Vidiemme Consulting e Rokivo, in occasione del quale abbiamo potuto vedere cosa è possibile fare con due nuovi device che stanno per cambiare i paradigmi delle interazioni uomo-macchina e con la realtà circostante: i Google Glass e il nuovo Leap Motion Controller.
Partiamo dal Leap Motion Controller. Per chi di voi ancora non lo conoscesse, si tratta di un piccolo sensore che rileva i movimenti e permette di gestire il proprio PC e sfruttare varie applicazioni usando solo i gesti, in modo simile al Kinect. Da quando sono stati distribuiti i kit di sviluppo sono stati creati già molti giochi e software pronti per essere usati con questa periferica. Tutto questo è possibile grazie ai sensori e alle telecamere inserite dentro questo piccolo dispositivo, che secondo l’azienda è in grado di rilevare movimenti con una precisione di circa 0,01 millimetri effettuando 60 rilevazioni al secondo!
Una delle app più importanti si chiama Touchless e permette di modificare notevolmente il modo in cui si usa il PC. Questo software consente infatti di usare il computer sfruttando varie gesture. In questo modo un click del mouse diventa un dito puntato sullo schermo, mentre lo scorrimento delle pagine avviene replicando il classico “swipe” che si fa sugli schermi touch.
Attualmente questa tecnologia ha già convinto Asus e HP, che hanno già prodotto i primi computer con l’integrazione del Leap Motion. Anche la NASA ha già usato questo dispositivo insieme al Kinect di Microsoft per controllare un robot gigantesco!
In Vidiemme abbiamo potuto sperimentare alcune delle app ad oggi disponibili sullo store ufficiale che permettono di interagire e manipolare oggetti in uno spazio tridimensionale con il semplice movimento delle dita e delle mani. E’ stato divertente oltre che interessante e ci è servito per capire le enormi potenzialità di questa tecnologia che sarà destinata sicuramente a cambiare il modo in cui usiamo il PC.
Veniamo ora ai Google Glass, di cui in Vidiemme hanno un prototipo della Google Glass Explorer Edition.
Come dicevamo, si tratta ancora di un prototipo su cui continuano i test di hardware e software ma già si possono vedere le potenzialità di questo strumento. Sicuramente già sapete tutte le cose che si possono fare attraverso i Google Glass, ma ve ne ricordiamo alcune: foto, video, videocall in hangout, navigare su internet, mandare mail o sms, usare il navigatore. Si possono condividere le foto e i video su Google+ ma stanno sviluppando integrazioni con altre app come Facebook e Twitter, sono inoltre integrati con Google Now.
Uno dei più importanti ambiti di applicazione pratica è sicuramente quello delle disabilità. Vidiemme Consulting e Rokivo hanno contribuito ad un progetto che è stato presentato in anteprima l’11 novembre al Museo Egizio di Torino. GOOGLEGLASS4LIS permette di convertire in modo automatico in LIS i testi redatti in italiano e di proiettare – attraverso l’utilizzo di un attore virtuale – i contenuti così tradotti, direttamente nel display dei Google Glass. Così anche i sordi potranno avere accesso completo all’esperienza museale. Se volete qui potete trovare un approfondimento.
Naturalmente le potenziali applicazioni dei Google Glass sono molteplici, ad esempio in campo medico potrebbero essere indossate dai chirurghi durante le operazioni per scambiare informazioni sul paziente e sullo svolgimento dell’operazione, ma più banalmente anche in cucina per leggere le ricette avendo le mani libere di poter impastare!
Ma veniamo alla nostra esperienza diretta con questo “oggetto del desiderio”.
Una volta indossati i Google Glass li abbiamo provati in tutte le loro funzioni. Sono molto fluidi e veloci e il prisma dal quale si leggono le informazioni è perfettamente visibile anche a chi è affetto da presbiopia…aspetto non secondario per chi ha superato gli “anta”…:-)
La prima cosa che vogliamo segnalarvi è relativo all’audio. Abbiamo visto e sentito un video della CNN, che è una delle aziende che ha già sviluppato le prime card per i Google Glass. Gli occhiali di Mountain View sfruttano la trasduzione ossea, cioè le stanghette degli occhiali sono appoggiate sulle ossa craniche, in pratica i suoni si sentono da “dentro” la testa e non da fuori come accade normalmente! Il risultato è sicuramente affascinante ma funziona in luoghi poco rumorosi ed affollati. In ambienti aperti si sente poco e l’audio è davvero debole. Pare che su questo punto stiano già lavorando e la versione 2 dei google glass potrebbe avere degli auricolari, anche perchè ci sarà l’integrazione con le app di musica che altrimenti sarebbero molto penalizzate.
E’ un oggetto molto leggero e flessibile e come tale, davvero fragile e sembra poco resistente agli urti e agli impatti. La batteria inoltre è davvero scarsa: un utilizzo intenso degli occhiali la fa scaricare in un paio di ore al massimo, troppo poco!
Inoltre, diciamoci la verità: chi di noi andrebbe in giro con i Google Glass? Dopo pochi minuti di utilizzo si può avere mal di testa, una sensazione di vertigine, male al collo, insomma davvero poco pratici! Vanno benissimo per un uso limitato nel tempo e soprattutto non continuativo, ma al momento è difficile pensare di poter fare di più.
La versione attuale dipende in tutto e per tutto da uno smartphone. Cioè i Google Glass si appoggiano ad un device per poter navigare e sfruttare tutte le loro funzionalità. Questo è sicuramente un limite di cui in Google sono consapevoli e proprio ieri sera, in California, si è svolto un evento dedicato agli sviluppatori, nel quale Google ha mostrato il GDK che finalmente permetterà alle app di girare anche in modalità offline: they can get “real-time user response” without having to ping the cloud. Inoltre le app GDK potranno accedere direttamente all’hardware dei Glass, senza ricorrere all’accoppiamento col telefono.
Sempre ieri sera sono state presentate nuove app molto interessanti: Word Lens, che permette di tradurre istantaneamente un testo inquadrato con la telecamera dei Google Glass; All The Cooks, che permette di navigare tra ricette usando i comandi vocali; nuovi giochi e nuove live card.
Ci ha fatto molto piacere poter provare e usare i Google Glass. Sicuramente sono uno strumento non ancora maturo e decisamente migliorabile da tanti punti di vista ma le potenzialità che incorpora sono davvero tantissime.
Voi li avete provati? Li indossereste per andare in giro? Fateci sapere cosa ne pensate, aspettiamo i vostri commenti!
Qui di seguito trovate il nostro Storify Enjoy!
Tags: google, GoogleGlass, Leap Motion, Leap Motion Controller
May 23rd, 2014 at 11:51
[…] abbiamo ri-provato (li avevamo già usati e se volete sapere cosa ne pensiamo ecco qui il nostro post) e non potevamo non farci fare la classica foto con il prezioso e ambito oggetto del […]